Letra de Muoviti Svelto
Lui non aveva capito niente delle sue paure
le ginocchia piene di sangue facevan male
Le ingiustizie avevano il gusto del sapone
le ginocchia piene di sangue facevan male
Le ingiustizie avevano il gusto del sapone
e poi verso il mare per riposare pure dall’arte
Le mogli inchiodano i musicisti lasciati al sole
Perle di fiume raccolte solo per far collane
Strumenti chiusi dimenticati nelle cantine
E nonostante tutto la musica sa dove andare
E muoviti svelto che passerà un treno senza fermare
Scrivi sempre per dire che sei arrivato e ricordati dove volevi andare
Grazie alle donne a quelli che ascoltano e alle pellicole da mattatoio
Le sere di inverno alle case di cura e alle fredde tramontane
Strade di cambi per una sera a parlar di segni
Mostri finali con nella testa di farci fuori
Taglierò il prato di tutti i vicini per fare un favore
Chiedendo in cambio soltanto una storia che faccia dormire
E vuoti che sembrano da riempire nei mesi di gelo
E dopo la quiete si dice tempesta tu torna a dormire
Ti mancheranno le nostre giornate a contar le monete
Per un vestito e un capodanno passato comunque a pensare
E muoviti svelto che passerà un treno senza fermare
Scrivi sempre per dire che sei arrivato e ricordati dove volevi andare
Grazie alle donne a quelli che ascoltano e alle pellicole da mattatoio
Le sere di inverno alle case di cura e alle fredde tramontane
E muoviti svelto che passerà un treno senza fermare
Scrivi sempre per dire che sei arrivato e ricordati dove volevi andare
Grazie alle donne a quelli che ascoltano e alle pellicole da mattatoio
Le sere di inverno alle case di cura e alle fredde tramontane
Alle case di cura e alle fredde tramontane
alle case di cura e alle fredde tramontane
alle case di cura e alle fredde tramontane
alle case di cura e alle fredde tramontane
(Grazie a Massimo Orsini per questo testo)
Le mogli inchiodano i musicisti lasciati al sole
Perle di fiume raccolte solo per far collane
Strumenti chiusi dimenticati nelle cantine
E nonostante tutto la musica sa dove andare
E muoviti svelto che passerà un treno senza fermare
Scrivi sempre per dire che sei arrivato e ricordati dove volevi andare
Grazie alle donne a quelli che ascoltano e alle pellicole da mattatoio
Le sere di inverno alle case di cura e alle fredde tramontane
Strade di cambi per una sera a parlar di segni
Mostri finali con nella testa di farci fuori
Taglierò il prato di tutti i vicini per fare un favore
Chiedendo in cambio soltanto una storia che faccia dormire
E vuoti che sembrano da riempire nei mesi di gelo
E dopo la quiete si dice tempesta tu torna a dormire
Ti mancheranno le nostre giornate a contar le monete
Per un vestito e un capodanno passato comunque a pensare
E muoviti svelto che passerà un treno senza fermare
Scrivi sempre per dire che sei arrivato e ricordati dove volevi andare
Grazie alle donne a quelli che ascoltano e alle pellicole da mattatoio
Le sere di inverno alle case di cura e alle fredde tramontane
E muoviti svelto che passerà un treno senza fermare
Scrivi sempre per dire che sei arrivato e ricordati dove volevi andare
Grazie alle donne a quelli che ascoltano e alle pellicole da mattatoio
Le sere di inverno alle case di cura e alle fredde tramontane
Alle case di cura e alle fredde tramontane
alle case di cura e alle fredde tramontane
alle case di cura e alle fredde tramontane
alle case di cura e alle fredde tramontane
(Grazie a Massimo Orsini per questo testo)
ANDREA BALESTRIERI, SERGIO VALLARINO, STEFANO CECCHI
© Warner/Chappell Music, Inc.
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