Letra de Saturnalia
Sono le 4.30 del 22 giugno
E sono stanco e sono sfatto e sto ballando dalle 8
Non voglio nessuno intorno
E sono stanco e sono sfatto e sto ballando dalle 8
Non voglio nessuno intorno
Nemmeno me
E la tua voce si fa strada nel frastuono
Stavolta giuro che non mi affeziono
Non ci penso proprio
Non ha anidoti questo veleno
Ma tu prova a provarmi al contratio
Che a dirsi ti amo siamo bravi in tanti
È ad essere contenti che non siamo in molti
Ed io sono contento quando tu mi guardi
Ed io sono contento di poter guardarti
Di svegliarmi affianco a te che dormi la mattina
Tornassi indietro ti vorrei incontrare prima
E ridere di te che perdi gli occhi da ubriaca
E poi volare in Argentina
Sono le 10:30 del primo gennaio
Ho aperto l'Amaro del Capo
Che hai lasciato in macchina
E me ne sono bevuti un paio
Forse qualcuno in più
Sento qualcosa che si muove nello stomaco
Ma non è l'alcool sono almeno 4 anni che non vomito
E non sono un ragazzino anche se mi sento ridicolo
Pensando non succede più
Che a dirsi ti amo siamo bravi in tanti
È ad essere contenti che non siamo in molti
Ed io sono contento quando tu mi guardi
Ed io sono contento di poter guardarti
Di svegliarmi affianco a te che dormi la mattina
Tornassi indietro ti vorrei incontrare prima
E ridere di te che perdi gli occhi da ubriaca
E poi volare in Argentina
E la tua voce si fa strada nel frastuono
Stavolta giuro che non mi affeziono
Non ci penso proprio
Non ha anidoti questo veleno
Ma tu prova a provarmi al contratio
Che a dirsi ti amo siamo bravi in tanti
È ad essere contenti che non siamo in molti
Ed io sono contento quando tu mi guardi
Ed io sono contento di poter guardarti
Di svegliarmi affianco a te che dormi la mattina
Tornassi indietro ti vorrei incontrare prima
E ridere di te che perdi gli occhi da ubriaca
E poi volare in Argentina
Sono le 10:30 del primo gennaio
Ho aperto l'Amaro del Capo
Che hai lasciato in macchina
E me ne sono bevuti un paio
Forse qualcuno in più
Sento qualcosa che si muove nello stomaco
Ma non è l'alcool sono almeno 4 anni che non vomito
E non sono un ragazzino anche se mi sento ridicolo
Pensando non succede più
Che a dirsi ti amo siamo bravi in tanti
È ad essere contenti che non siamo in molti
Ed io sono contento quando tu mi guardi
Ed io sono contento di poter guardarti
Di svegliarmi affianco a te che dormi la mattina
Tornassi indietro ti vorrei incontrare prima
E ridere di te che perdi gli occhi da ubriaca
E poi volare in Argentina