Letra de A Bologna
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A Bologna i portici tengono in piedi le case
ami i reumatismi e le artriti di braccia operaie
fingono di essere sordi e di non sapere
ami i reumatismi e le artriti di braccia operaie
fingono di essere sordi e di non sapere
chi sta prendendo la città
a calci nel sedere
titoli a caratteri più cubitali di ieri
a piccole dosi ci si rende immuni ai veleni
anche all'odore di cavoli del vicinato
sembra Varsavia a due ore dal colpo di stato
con i sonnambuli
sul cornicione
fra telecamere
antintrusione
a ritmo dei semafori
io resto immobile
chiudendo gli occhi per
riaprirli altrove
riaprirli altrove
A Bologna è comodo avere poteri speciali
per schivare le armi da taglio e la merda dei cani
nei parapiglia le facce di film di James Bronson
sembra Marsiglia soltanto che quì non c'è il porto
la metamorfosi
spaventa come
chitarre elettriche
col distorsore
le orecchie dei nostalgici
delle cariatidi
e di chi nasce già
conservatore
vecchio nel cuore
siamo le cavie di nuovi divieti
abbiamo esaurito i passaggi segreti
cavalli da giostra
fermati apposta
coi bambini ancora sù
non ci son angeli
sul cornicione
ma telecamere
antintrusione
a ritmo dei semafori
io resto immobile
chiudendo gli occhi per
riaprirli altrove
al centro esatto di
piazza Maggiore
con leggerezza da
pattinatore
Bologna adesso voltati
mi fai commuovere
lo sai che esagero
con le parole.
(Grazie a Paola per questo testo)
a calci nel sedere
titoli a caratteri più cubitali di ieri
a piccole dosi ci si rende immuni ai veleni
anche all'odore di cavoli del vicinato
sembra Varsavia a due ore dal colpo di stato
con i sonnambuli
sul cornicione
fra telecamere
antintrusione
a ritmo dei semafori
io resto immobile
chiudendo gli occhi per
riaprirli altrove
riaprirli altrove
A Bologna è comodo avere poteri speciali
per schivare le armi da taglio e la merda dei cani
nei parapiglia le facce di film di James Bronson
sembra Marsiglia soltanto che quì non c'è il porto
la metamorfosi
spaventa come
chitarre elettriche
col distorsore
le orecchie dei nostalgici
delle cariatidi
e di chi nasce già
conservatore
vecchio nel cuore
siamo le cavie di nuovi divieti
abbiamo esaurito i passaggi segreti
cavalli da giostra
fermati apposta
coi bambini ancora sù
non ci son angeli
sul cornicione
ma telecamere
antintrusione
a ritmo dei semafori
io resto immobile
chiudendo gli occhi per
riaprirli altrove
al centro esatto di
piazza Maggiore
con leggerezza da
pattinatore
Bologna adesso voltati
mi fai commuovere
lo sai che esagero
con le parole.
(Grazie a Paola per questo testo)
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