Letra de L'Intervista
Il tempo che il supremo artista
Vi può concedere un briciolo
Durante il quale non si presta
Vi può concedere un briciolo
Durante il quale non si presta
A raccontarmi i suoi progetti
O almeno una novità
E mi risponde scocciato
Sono le 10 ed è già completamente ubriaco
E mentre parla e sputa a razzo
Sembrando un vecchio ventriloquo
Alla ricerca di un pupazzo
A cui intestare tutto il suo terribile alito
Io con la testa m'assento
Completamente da lui
E dal suo fiato tremendo
Ho un nascondiglio nella mente
E per arrivarci niente traffico
Però lo dico piano
Ancora un po' distante
Più o meno un chilometro
In assoluto la mia penna è più feroce
Di quanto prima avesse fatto mai
Che schifo l'artista supremo
Io lo distruggo vedrai
Appena ho scritto l'intervista
Disinfettato il microfono
Stavo col sugo nella pasta
Quando mi chiamano dalla rivista
E mi dicono "scusa ma come l'hai trattato
Sai che l'artista ci serve
E tu sei licenziato"
Con le formiche sulla fronte
Che fanno merenda
Mi addormenterò
Il più lontano dalle puttanate vostre
Che in pieno mi colpiscono
Non ho intenzione di ascoltarvi
E aprire gli occhi
Li tengo chiusi ancora per un po'
Sapendo che poi spalancarli sarà più dura però
Ho un nascondiglio nella mente
E anche per oggi niente traffico
Lo dico sottovoce
Ma non cambia niente
Infatti c'è uno sciopero
Rimango a lungo imbottigliato sopra a un ponte
Che porta fino a un piccolo autogrill
Già chiuso
Non credo nessuno mi verrà a cercare qui
O almeno una novità
E mi risponde scocciato
Sono le 10 ed è già completamente ubriaco
E mentre parla e sputa a razzo
Sembrando un vecchio ventriloquo
Alla ricerca di un pupazzo
A cui intestare tutto il suo terribile alito
Io con la testa m'assento
Completamente da lui
E dal suo fiato tremendo
Ho un nascondiglio nella mente
E per arrivarci niente traffico
Però lo dico piano
Ancora un po' distante
Più o meno un chilometro
In assoluto la mia penna è più feroce
Di quanto prima avesse fatto mai
Che schifo l'artista supremo
Io lo distruggo vedrai
Appena ho scritto l'intervista
Disinfettato il microfono
Stavo col sugo nella pasta
Quando mi chiamano dalla rivista
E mi dicono "scusa ma come l'hai trattato
Sai che l'artista ci serve
E tu sei licenziato"
Con le formiche sulla fronte
Che fanno merenda
Mi addormenterò
Il più lontano dalle puttanate vostre
Che in pieno mi colpiscono
Non ho intenzione di ascoltarvi
E aprire gli occhi
Li tengo chiusi ancora per un po'
Sapendo che poi spalancarli sarà più dura però
Ho un nascondiglio nella mente
E anche per oggi niente traffico
Lo dico sottovoce
Ma non cambia niente
Infatti c'è uno sciopero
Rimango a lungo imbottigliato sopra a un ponte
Che porta fino a un piccolo autogrill
Già chiuso
Non credo nessuno mi verrà a cercare qui