Letra de Elettronica
Che cosa vedi se ci guardi bene?
Le nostre anime fatte di neve
se chiudi gli occhi immagini
Le nostre anime fatte di neve
se chiudi gli occhi immagini
il cuore come un beat
E quante facce che non hanno nomi
qualcuno litiga coi buttafuori
ancora un altro sabato
coi bicchieri sul cofano
Tiro su il volume, che non sento me
a Torino il cielo sembra cenere
c’è qualcosa della notte che somiglia alla mia casa
in mezzo a vetri e lucille
stringersi ancora e smettere
fare un respiro, lasciarsi perdere
E poi piangere dentro una macchina
con la musica elettronica
piangere, la cassa ipnotica
come vorrei stare ad un rave, mi lancerei in orbita
Poi mi dimentico che è già domani
l’amore è come le allucinazioni
vado a tempo con le ombre
sguardi appesi, mani rotte
Eppure sono un po’ felice
ma non lo so come si dice
sono sempre io distratto e mi dispiace
Tiro su il volume, che non sento me
a Torino il cielo sputa lacrime
annegare lentamente
È la notte che mi chiama
in mezzo a vetri e nuvole
scegliere di non scendere
dammi respiro, lasciami perdere
Piangere dentro una macchina
con la musica elettronica
piangere, la cassa ipnotica
come vorrei stare ad un rave, mi lancerei
in orbita, in orbita
Aspetto la mia alba
il tempo non si ferma
gli specchi si impannano
gli occhi si sciolgono
E poi piangere dentro una macchina
con la musica elettronica
piangere, la cassa ipnotica
come vorrei stare ad un rave nel ’96
in orbita, in orbita
in orbita
E quante facce che non hanno nomi
qualcuno litiga coi buttafuori
ancora un altro sabato
coi bicchieri sul cofano
Tiro su il volume, che non sento me
a Torino il cielo sembra cenere
c’è qualcosa della notte che somiglia alla mia casa
in mezzo a vetri e lucille
stringersi ancora e smettere
fare un respiro, lasciarsi perdere
E poi piangere dentro una macchina
con la musica elettronica
piangere, la cassa ipnotica
come vorrei stare ad un rave, mi lancerei in orbita
Poi mi dimentico che è già domani
l’amore è come le allucinazioni
vado a tempo con le ombre
sguardi appesi, mani rotte
Eppure sono un po’ felice
ma non lo so come si dice
sono sempre io distratto e mi dispiace
Tiro su il volume, che non sento me
a Torino il cielo sputa lacrime
annegare lentamente
È la notte che mi chiama
in mezzo a vetri e nuvole
scegliere di non scendere
dammi respiro, lasciami perdere
Piangere dentro una macchina
con la musica elettronica
piangere, la cassa ipnotica
come vorrei stare ad un rave, mi lancerei
in orbita, in orbita
Aspetto la mia alba
il tempo non si ferma
gli specchi si impannano
gli occhi si sciolgono
E poi piangere dentro una macchina
con la musica elettronica
piangere, la cassa ipnotica
come vorrei stare ad un rave nel ’96
in orbita, in orbita
in orbita