Letra de Beghine
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(M.Menna P.Nanni)
Il mio nome ha poca importanza
Il mio nome ha poca importanza
fa già parte del grande mistero
nel mistero riposa ma danza
nel ricordo che ricordi più vero
ed è alla gente che vuol ricordare
che io dico dimentica in fretta
solo false risposte e occhiate furtive
da finestre discoste
i pensieri e le idee sotto vetro
le parole piene di vuoto
questo sangue che ha preso l'aceto
e il mio segreto che va
bisbigliato di bocca in bocca
compatito come una colpa senza remissione
la pietà non ha pietà
I pensieri e le idee sotto vetro
le parole piene di vuoto
e il mio segreto che va
violato di casa in casa
sulla strada che porta dove termina la strada
e chi vivrà morrà
Un ottuso restare in attesa
sulla soglia del luogo comune
un'angoscia bigotta e rappresa
che sento strozzarmi le vene
un andare notturno e furtivo cercando l'amore
è il timore di volermi vivo
questa mia vita che già
si bisbiglia di bocca in bocca
compatita come una colpa senza remissione
la pietà non ha pietà
un andare notturno e furtivo
per vergogna d'amore
una leggera viltà
violentata di casa in casa
sulla strada che porta dove termina la strada
e chi vivrà morrà
Il mio nome ha poca importanza
l'ho perduto nel carnevale
il mio nome è già morto abbastanza
lasciate stare
ahi mamma sono i peggiori
vengono come gli agnelli
e sono i più cattivi e sciacalli
ahi ahi mamma sono i peggiori
ma non sono poi tanto peggiori di noi
nel mistero riposa ma danza
nel ricordo che ricordi più vero
ed è alla gente che vuol ricordare
che io dico dimentica in fretta
solo false risposte e occhiate furtive
da finestre discoste
i pensieri e le idee sotto vetro
le parole piene di vuoto
questo sangue che ha preso l'aceto
e il mio segreto che va
bisbigliato di bocca in bocca
compatito come una colpa senza remissione
la pietà non ha pietà
I pensieri e le idee sotto vetro
le parole piene di vuoto
e il mio segreto che va
violato di casa in casa
sulla strada che porta dove termina la strada
e chi vivrà morrà
Un ottuso restare in attesa
sulla soglia del luogo comune
un'angoscia bigotta e rappresa
che sento strozzarmi le vene
un andare notturno e furtivo cercando l'amore
è il timore di volermi vivo
questa mia vita che già
si bisbiglia di bocca in bocca
compatita come una colpa senza remissione
la pietà non ha pietà
un andare notturno e furtivo
per vergogna d'amore
una leggera viltà
violentata di casa in casa
sulla strada che porta dove termina la strada
e chi vivrà morrà
Il mio nome ha poca importanza
l'ho perduto nel carnevale
il mio nome è già morto abbastanza
lasciate stare
ahi mamma sono i peggiori
vengono come gli agnelli
e sono i più cattivi e sciacalli
ahi ahi mamma sono i peggiori
ma non sono poi tanto peggiori di noi
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