Letra de Copenhagen
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sono l'uomo senza spina dorsale non abbia timore
sarà il freddo la neve o il passo pesante che la fa diffidare
non vorrei disturbare solo rapire dal suo incerto avanzare
sarà il freddo la neve o il passo pesante che la fa diffidare
non vorrei disturbare solo rapire dal suo incerto avanzare
il tempo che ancora non so scandire
ignori la gobba il mio vile aspetto il coltello che ho in tasca
il mio stanco ansimare
lei che è senza timore curi il mio cuore
ma come potrei mio strano signore non darle ragione
quanto buono lei appare
le porterò via il buio il travaglio l'oblio e ogni male
del suo lento cadere
se senza timore chiede al mio cuore
lei che senza timore chiede al mio cuore
condannato a trascinare
il mio corpo è senza spina dorsale
tanto più mi piego tanto più mi nascondo
si giri e mi guardi un secondo
sono l'uomo senza spina dorsale
la mia paura ora è il suo male
e se ora la uccido non me ne voglia
è per amarla senza rischiare
di farmi male
(Grazie a monique per questo testo)
ignori la gobba il mio vile aspetto il coltello che ho in tasca
il mio stanco ansimare
lei che è senza timore curi il mio cuore
ma come potrei mio strano signore non darle ragione
quanto buono lei appare
le porterò via il buio il travaglio l'oblio e ogni male
del suo lento cadere
se senza timore chiede al mio cuore
lei che senza timore chiede al mio cuore
condannato a trascinare
il mio corpo è senza spina dorsale
tanto più mi piego tanto più mi nascondo
si giri e mi guardi un secondo
sono l'uomo senza spina dorsale
la mia paura ora è il suo male
e se ora la uccido non me ne voglia
è per amarla senza rischiare
di farmi male
(Grazie a monique per questo testo)
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