Letra de Esistenzialismo
MezzoSangue
Dai so che c'hai, te lo leggo in faccia
Dai so che c'hai, te lo leggo in faccia
L'hi-fi scalcia, mettimi la traccia e vai
Sai certe facce basta perderle di vista
Altre anche se le perdi non le scordi mai, mai
La gente parla è piena di consigli
E consiglia cose che lei stessa sbaglia
Tu trova appigli, una zattera non basta
Itaca è lontana e questo mare non si calma
Certi eventi sono un'arma
Puntati sulla faccia della calma
Il conto del tuo karma
Adesso solo un barman può dirmi ciò che è giusto
L'unico alchimista che ferma questo trambusto
Non vedi sacrifici, non è solo un mic check
È quello che mi vivo sotto pelle e sotto ciglia
Ho solo due amici, entrambi chiamati Jack
Uno alla fine di un filo, l'altro in una bottiglia
Gli esseri umani hanno abbandonato l'idea di essere "umani". L'illusione di questa nostra realtà, questa "Matrix", è nella sua capacità di renderti un numero: qualcosa di minuscolo, prevedibile, innocuo. Molti confondono l'esistenzialismo con l'assenza di responsabilità, ma si sbagliano: esso è la presa di coscienza che saremo solo ciò che avremo scelto di essere
Oh
Vogliamo sempre ciò che non abbiamo
È un bisogno umano, pur di perseguirlo ci distruggiamo
Non basta dirlo per sfatarlo, come certe cose
Perdi tutto, prendi tutto, fino all'overdose
Onerose le mie rime, pungenti come rose
Sono il solito sospetto come Keyser Söze
Se bastasse andarmene t'avrei già detto addio
Tu vuoi capirmi ma non so manco capirmi io
Dio, ti prenderei a cazzotti se t'avessi accanto
E in un certo senso l'ho già fatto
Ho perso il tuo contatto e non so dove l'ho messo
Ti ho chiesto chi è che vince se vinco contro me stesso
E non hai risposto, sei scomparso nel nulla
Come tutti i figli di puttana dentro questa giungla
È l'ora che scompaia anch'io come un grande mago
Resterà solo del fumo in un grande lago
L'esistenzialismo per Sartre è umanesimo. L'attenzione che egli pone sul singolo non ne sottolinea l'isolamento nel suo individualismo. Il singolo è artefice non solo dell'uomo che vuole essere, ma dell'immagine dell'umanità stessa; per dirlo in parole povere, siamo condannati ad essere liberi. L'arte non è che lo specchio dell'uomo, ma qualche sporadico artista riesce a dipingere nello specchio e, disegnando un riflesso migliore, finisce per cambiare la realtà
Sai certe facce basta perderle di vista
Altre anche se le perdi non le scordi mai, mai
La gente parla è piena di consigli
E consiglia cose che lei stessa sbaglia
Tu trova appigli, una zattera non basta
Itaca è lontana e questo mare non si calma
Certi eventi sono un'arma
Puntati sulla faccia della calma
Il conto del tuo karma
Adesso solo un barman può dirmi ciò che è giusto
L'unico alchimista che ferma questo trambusto
Non vedi sacrifici, non è solo un mic check
È quello che mi vivo sotto pelle e sotto ciglia
Ho solo due amici, entrambi chiamati Jack
Uno alla fine di un filo, l'altro in una bottiglia
Gli esseri umani hanno abbandonato l'idea di essere "umani". L'illusione di questa nostra realtà, questa "Matrix", è nella sua capacità di renderti un numero: qualcosa di minuscolo, prevedibile, innocuo. Molti confondono l'esistenzialismo con l'assenza di responsabilità, ma si sbagliano: esso è la presa di coscienza che saremo solo ciò che avremo scelto di essere
Oh
Vogliamo sempre ciò che non abbiamo
È un bisogno umano, pur di perseguirlo ci distruggiamo
Non basta dirlo per sfatarlo, come certe cose
Perdi tutto, prendi tutto, fino all'overdose
Onerose le mie rime, pungenti come rose
Sono il solito sospetto come Keyser Söze
Se bastasse andarmene t'avrei già detto addio
Tu vuoi capirmi ma non so manco capirmi io
Dio, ti prenderei a cazzotti se t'avessi accanto
E in un certo senso l'ho già fatto
Ho perso il tuo contatto e non so dove l'ho messo
Ti ho chiesto chi è che vince se vinco contro me stesso
E non hai risposto, sei scomparso nel nulla
Come tutti i figli di puttana dentro questa giungla
È l'ora che scompaia anch'io come un grande mago
Resterà solo del fumo in un grande lago
L'esistenzialismo per Sartre è umanesimo. L'attenzione che egli pone sul singolo non ne sottolinea l'isolamento nel suo individualismo. Il singolo è artefice non solo dell'uomo che vuole essere, ma dell'immagine dell'umanità stessa; per dirlo in parole povere, siamo condannati ad essere liberi. L'arte non è che lo specchio dell'uomo, ma qualche sporadico artista riesce a dipingere nello specchio e, disegnando un riflesso migliore, finisce per cambiare la realtà