Letra de Il Paragone
Uno, due

Stasera caffè di notte in centro, ti penso
Con Checco che parla di poker
Se si fida del K e del dado
Non serve una donna, non serve l'amore
Un tuo messaggio dal nulla mi arriva
Il telefono trema, io tremo con lui
Una mezz'ora di auto e vediamo
Se quello che voglio è quello che vuoi

Ma lo sai che il mio problema
È stare da solo il mercoledì sera

Ma stanotte
È una notte stupenda
Sotto la tua finestra
Tu che sposti la tenda
E mi guardi aspettare
E non scendi le scale
E non apri il portone
Per sviare un batticuore
E venga il paragone
Col tuo uomo migliore
Io non ho più paura del suo nome
E senza una ragione
Io non ho più paura di restare
Paura di restare qui con te

Tu che vivi l'amore un morso alle labbra
Di un uomo qualunque alla volta
E pensi che dopo il sesso non accarezzarmi
Ti renda più forte ai miei occhi
Ti metti su un fianco
Mi guardi in silenzio, mi chiedi bugie
Adesso dammi le dita
Quali sono le tue? Quali le mie?

Ma lo sai che il mio problema
È stare da solo il mercoledì sera

Ma stanotte
È una notte stupenda
Sotto la tua finestra
Tu che sposti la tenda
E mi guardi aspettare
E non scendi le scale
E non apri il portone
Per sviare un batticuore
E venga il paragone
Col tuo uomo migliore
Io non ho più paura del suo nome
E senza una ragione
Io non ho più paura di restare
Paura di restare qui con te