Letra de Manifesto
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Che ne ho fatta ne ho fatta di strada
Se davvero ricordi il mio nome
Se il mio viso ti dice qualcosa
Se davvero ricordi il mio nome
Se il mio viso ti dice qualcosa
Sì, ne ho fatta di strada, eccome,
Se conosci perfino la voce
Se mi stringi la mano e una foto
E una dedica a farti felice
E a incontrarmi
Che fortuna che hai avuto ...
Se mi fai i complimenti e mi chiedi
Perché non mi si vede da tanto
È che in mezzo al rumore tu credi
Ci sia spazio proprio per il mio canto
Che ne ho fatta di strada e fortuna
E ne ho scritte canzoni e qualcuna
Ogni tanto ti suona anche in mente
E che titolo aveva ... Fa niente ...
E che bello chi riesce
A restarne al di fuori
Non entrare a banchetto finito
Non leccarsi le dita
Mentre tu e la tua musica muori
E che bello chi resta
In silenzio a guardare
Allo scempio indecente
Non si vuole mischiare
Non ci sta nella ressa
Grazie, niente a che fare
Con chi spinge e chi urla impazzito
E ha niente da festeggiare ...
Che ne hai fatta, ne hai fatta di strada, se sei qui
Se mi vieni a cercare
Se ti sei procurato un biglietto
Non c'è fila, prego, ti puoi accomodare
Che gli applausi meglio pochi e graditi
Troppo tardi farli riservare
A luci spente e sale svuotate
E a minuti di vita finiti ...
E che bello chi riesce
A non farsi tentare
Non partecipa a questo bivacco
Non accetta l'invito
Scusa tanto, ho ben altro da fare ...
E che bello chi smette
Di farsi trovare
Alle regole in gioco
Non ci vuole più stare
Non aspetta scialuppe
Con cui salvarsi ancora
Se quel mare comunque ci inghiotte
E ci sbatte in malora
E che bello chi riesce
A donarle un digiuno
Responsabili in tanti
Colpevole nessuno ...
Non ci sto a farle male
A spogliarla di tutto
Se la musica viene a mancare
Permettete un momento di lutto.
(Grazie a Zimo per questo testo)
Se conosci perfino la voce
Se mi stringi la mano e una foto
E una dedica a farti felice
E a incontrarmi
Che fortuna che hai avuto ...
Se mi fai i complimenti e mi chiedi
Perché non mi si vede da tanto
È che in mezzo al rumore tu credi
Ci sia spazio proprio per il mio canto
Che ne ho fatta di strada e fortuna
E ne ho scritte canzoni e qualcuna
Ogni tanto ti suona anche in mente
E che titolo aveva ... Fa niente ...
E che bello chi riesce
A restarne al di fuori
Non entrare a banchetto finito
Non leccarsi le dita
Mentre tu e la tua musica muori
E che bello chi resta
In silenzio a guardare
Allo scempio indecente
Non si vuole mischiare
Non ci sta nella ressa
Grazie, niente a che fare
Con chi spinge e chi urla impazzito
E ha niente da festeggiare ...
Che ne hai fatta, ne hai fatta di strada, se sei qui
Se mi vieni a cercare
Se ti sei procurato un biglietto
Non c'è fila, prego, ti puoi accomodare
Che gli applausi meglio pochi e graditi
Troppo tardi farli riservare
A luci spente e sale svuotate
E a minuti di vita finiti ...
E che bello chi riesce
A non farsi tentare
Non partecipa a questo bivacco
Non accetta l'invito
Scusa tanto, ho ben altro da fare ...
E che bello chi smette
Di farsi trovare
Alle regole in gioco
Non ci vuole più stare
Non aspetta scialuppe
Con cui salvarsi ancora
Se quel mare comunque ci inghiotte
E ci sbatte in malora
E che bello chi riesce
A donarle un digiuno
Responsabili in tanti
Colpevole nessuno ...
Non ci sto a farle male
A spogliarla di tutto
Se la musica viene a mancare
Permettete un momento di lutto.
(Grazie a Zimo per questo testo)
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