Letra de Demone Del Tardi
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Con gli occhi chiusi sul viavai di facce
Che fanno popolo nella mia stanza
Mi sento solo che è una bellezza
Che fanno popolo nella mia stanza
Mi sento solo che è una bellezza
Quasi una vetta della mia via
Da tronco cavo, da nido senza sonno
Viene e non viene, chiede di me
Da pianto perso che piange altrove
Viene e non viene, lui chiede di me
E a me dice il dottore che scimmie così verdi
Nei sogni del paese lui non ne ha viste mai..
Genio peloso! Demone del Tardi!
Che mi assecondi e dopo un po' mi perdi
Portami adesso al castello corsaro
Dove il pianista ha un regalo perché
Suona la rumba di Donna Consuelo
Lei scende le scale, consola me
Le faccio posto sul mio tappeto
Che è più leggero da quando tu
Ti sei nascosta in fondo a un segreto
Ed hai deciso che non voli più
Ma a me dice il dottore che scimmie così verdi
Nei sogni del paese lui non ne ha viste mai
Genio peloso! Demone del Tardi!
Che mi somigli finchè non mi guardi
Portami adesso l'odore del ferro
Del rosmarino e del caucciù
Tutto il tuo cielo a che cosa mi serve
Se poi non riesco a tornare giù
E ancora scalcio per il mio gusto
In fondo il posto mi sembra adatto
Alla mia guerra, alla mia fame
Sono venuto per disturbare
Me lo dice il dottore che scimmie così verdi
Nei sogni del paese lui non ne ha viste mai.
(Grazie a Samanta per questo testo)
Da tronco cavo, da nido senza sonno
Viene e non viene, chiede di me
Da pianto perso che piange altrove
Viene e non viene, lui chiede di me
E a me dice il dottore che scimmie così verdi
Nei sogni del paese lui non ne ha viste mai..
Genio peloso! Demone del Tardi!
Che mi assecondi e dopo un po' mi perdi
Portami adesso al castello corsaro
Dove il pianista ha un regalo perché
Suona la rumba di Donna Consuelo
Lei scende le scale, consola me
Le faccio posto sul mio tappeto
Che è più leggero da quando tu
Ti sei nascosta in fondo a un segreto
Ed hai deciso che non voli più
Ma a me dice il dottore che scimmie così verdi
Nei sogni del paese lui non ne ha viste mai
Genio peloso! Demone del Tardi!
Che mi somigli finchè non mi guardi
Portami adesso l'odore del ferro
Del rosmarino e del caucciù
Tutto il tuo cielo a che cosa mi serve
Se poi non riesco a tornare giù
E ancora scalcio per il mio gusto
In fondo il posto mi sembra adatto
Alla mia guerra, alla mia fame
Sono venuto per disturbare
Me lo dice il dottore che scimmie così verdi
Nei sogni del paese lui non ne ha viste mai.
(Grazie a Samanta per questo testo)
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