Letra de Burger King
Era una domenica mattina, non mi ricordo da dove venivo né dove stavo andando e mentre stavo fermo all'ultimo semaforo di Via Porta Furba, appena prima di immettermi su Via Tuscolana, ho visto sulla sinistra una famiglia, un padre e due figli, seduti ai tavolini fuori Burger King
Ho realizzato che, in fondo, per me era mattina ma in effetti era quasi ora di pranzo e che era iniziata la primavera
Ho realizzato che, in fondo, per me era mattina ma in effetti era quasi ora di pranzo e che era iniziata la primavera
La mia prima reazione è stata di snobismo e di compatimento per il posto dove stavano a mangiare, finché non ho iniziato a fantasticare sul perché fossero lì
Mi sono immaginato allora questo padre che, in un momento di debolezza o di tenerezza, estenuato dalle richieste, promette ai figli di portarli da Burger King la domenica successiva se ci fosse stato bel tempo, e magari ora si vergognava come un ladro
Poi ho pensato che devo fregarmene di più di quello che pensano gli altri e che devo guardare le cose in positivo
Mi sono immaginato allora questo padre che, in un momento di debolezza o di tenerezza, estenuato dalle richieste, promette ai figli di portarli da Burger King la domenica successiva se ci fosse stato bel tempo, e magari ora si vergognava come un ladro
Poi ho pensato che devo fregarmene di più di quello che pensano gli altri e che devo guardare le cose in positivo