Letra de Io Che
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Io che t'ho atteso
come un ladro al varco
desiderato come creatura del mio parto
come un ladro al varco
desiderato come creatura del mio parto
e ora che in me hai preso posto
e segni il passo
non son più io che vado
ma è il tuo cammino
a farsi strada nel mio cuore di selciato
a farsi strada nel mio cuore di selciato
Io che t'ho preso
preda del mio arco,
di te goduto come
un prelibato pasto
e ora che in me hai preso
viscere e destino
non son più io che intendo
ma il tuo velen divino
nel gioco dell'amante, vittima, assassino
nel gioco dell'amante, vittima, assassino
e segni il passo
non son più io che vado
ma è il tuo cammino
a farsi strada nel mio cuore di selciato
a farsi strada nel mio cuore di selciato
Io che t'ho preso
preda del mio arco,
di te goduto come
un prelibato pasto
e ora che in me hai preso
viscere e destino
non son più io che intendo
ma il tuo velen divino
nel gioco dell'amante, vittima, assassino
nel gioco dell'amante, vittima, assassino
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