Letra de A Licola
A Licola, sotto la canicola
si giocava a rugby, tutti i giovedì,
e al limite, di un caldo più dell'Africa
io contavo i palpiti, del tuo cuore!...
A Licola, in un folle anelito
senza false remore, ti parlai di me,
sogni, son fallaci i sogni
ti muovevi languida, a ritmo di beguine!...


A Licola, sotto la canicola
quella fisarmonica, chi se la scorda più,
i timpani, ci rompeva i timpani
ma si sfidava impavidi, il dolore!...
A Licola, si creò un dibattito
sul problema intrinseco, dei cani in libertà,
fu fatta, una scelta drastica
poi si tornò alla carica, a ritmo di beguine!...

A Licola, a forza di bicipiti
si scavò una fossa, per buttarci dentro tutti
i libri di storia, le protesi, le medaglie ginniche,
però ad un certo punto arrivò l'avvocato Pastena
che disse: che disastro!
A Licola, sotto la canicola
un'acuta analisi della società,
poi ebbri, di passione ebbri
contro tutti i canoni, ma a ritmo di beguine!...

A Licola, sotto la canicola
si sparava indomiti, ma con voluttà!
e infine, persi nelle tenebre
senza un filo logico, ma a ritmo di beguine!...