Letra de Mi Manca
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Mi manca la mia strada, mia manca la mia via
il calzolaio vicino casa mia,
mi manca il panettiere, anche il ciclista
il calzolaio vicino casa mia,
mi manca il panettiere, anche il ciclista
mi manca il tabacchino vicino l'oculista
mi manca quella piazza mi manca il campanile
mi manca Mariarazia che la dava via con stile
mi manca quel giornale e la schedina
al bar di Maurizio la domenica mattina,
E mi manca lo scultore, lui che costruiva
parlavo assai con lui e si che mi capiva,
mi manca la polizia che veniva a casa mia
perché una sera sorto ho fatto una pazzia,
Tornare indietro non si può,
rimani soltanto un immagine
fermare il tempo non si può,
qualcosa farò i ci crederò,
comunque io ci proverò,
Mi mancano le assenze che ho sempre fatto scuola
mi mancano le scuse solite dita in gola,
mi manca la vicina quella solita biondina
che ogni tanto la spiavo sia in bagno che in cucina
mi manca la fantastica melodia che usciva
fuori dalla finestra e nessuno mai capiva
stupendo pianoforte chi suonava non lo sò
parlavano di un matto, sarà matto?!? si però,
mi manca quella neve come un soffice ripieno
che se la mangi adesso ci mastichi il veleno,
mi manca quel boato che ogni notte mi svegliava
ogni due bebè una macchina scoppiava,
ma cosa vuoi che sia se la mia vita è poveretta
mi mancan gli ingredienti per formare la ricetta
mi manca la mia prima vera sigaretta
mi manca quella tenda bruciata in cameretta
Tornare indietro non si può,
rimani soltanto un immagine
fermare il tempo non si può,
qualcosa farò i ci crederò,
comunque io ci proverò,
Mi manca la mia strada, mia manca la mia via
mi manca il calzolaio vicino casa mia,
mi manca il panettiere, anche il ciclista
mi manca il tabacchino vicino l'oculista
e adesso son tornato di nuovo in questa casa
ma solo col pensiero per gli iquilini senza offesa
scusate l'intrusione lo sò che un pò vi pesa
mi riprendo la mia passione di cantere che un pò mi pesa.
(Grazie a Claudio per questo testo)
mi manca quella piazza mi manca il campanile
mi manca Mariarazia che la dava via con stile
mi manca quel giornale e la schedina
al bar di Maurizio la domenica mattina,
E mi manca lo scultore, lui che costruiva
parlavo assai con lui e si che mi capiva,
mi manca la polizia che veniva a casa mia
perché una sera sorto ho fatto una pazzia,
Tornare indietro non si può,
rimani soltanto un immagine
fermare il tempo non si può,
qualcosa farò i ci crederò,
comunque io ci proverò,
Mi mancano le assenze che ho sempre fatto scuola
mi mancano le scuse solite dita in gola,
mi manca la vicina quella solita biondina
che ogni tanto la spiavo sia in bagno che in cucina
mi manca la fantastica melodia che usciva
fuori dalla finestra e nessuno mai capiva
stupendo pianoforte chi suonava non lo sò
parlavano di un matto, sarà matto?!? si però,
mi manca quella neve come un soffice ripieno
che se la mangi adesso ci mastichi il veleno,
mi manca quel boato che ogni notte mi svegliava
ogni due bebè una macchina scoppiava,
ma cosa vuoi che sia se la mia vita è poveretta
mi mancan gli ingredienti per formare la ricetta
mi manca la mia prima vera sigaretta
mi manca quella tenda bruciata in cameretta
Tornare indietro non si può,
rimani soltanto un immagine
fermare il tempo non si può,
qualcosa farò i ci crederò,
comunque io ci proverò,
Mi manca la mia strada, mia manca la mia via
mi manca il calzolaio vicino casa mia,
mi manca il panettiere, anche il ciclista
mi manca il tabacchino vicino l'oculista
e adesso son tornato di nuovo in questa casa
ma solo col pensiero per gli iquilini senza offesa
scusate l'intrusione lo sò che un pò vi pesa
mi riprendo la mia passione di cantere che un pò mi pesa.
(Grazie a Claudio per questo testo)
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