Cartoline Da Amsterdam Letra
Dimartino
Sarebbe Bello Non Lasciarsi Mai Ma Abbandonarsi Ogni Tanto E' Utile
Letra de Cartoline Da Amsterdam
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E ballo con una sedia perché
non ho altro con cui ballare
il mio capotto è umido:
non ho altro con cui ballare
il mio capotto è umido:
sono figlio di un temporale
ho i capelli aridi come le mie molecole
ho trovato un cuore per dividere l'affitto
una prigione di parentesi rotonde da riempire
e poesie d'amore dentro al freezer da scongelare
piovono le nuvole di cotone idrofilo
volano pigiami dai palazzi a bordo di divani
Cartoline da Amsterdam
foglie in mezzo a un libro di Proust
non ero io al Luna Park che cercavi tu
Oppure ero una delusione,
come quella volta che ti ho vista appesa
all'attaccapanni.
Ballo con una sedia io,
sì, ballo con l'abat-jour
E ballo con una sedia perché
non ho altro con cui ballare
l'eroe della mia commedia non ha più
gatti da salvare
scivola una lacrima su una stufa elettrica
ho trovato un modo per dipingermi la faccia un'altra volta
col carbone,
così la notte mi può mangiare
volare sopra un aquilone sarebbe un modo per ricominciare
faccio un po' il ventriloquo dietro goffe bambole
ho provato ad essere felice senza accorgermene
Cartoline da Amsterdam:
"qui va tutto bene, forse resto anche Dicembre"
foglie in mezzo a un libro di Proust
Non ero io al Luna Park che cercavi tu
oppure ero una delusione, come quella volta
che ti ho vista in piedi davanti al letto
e salto sul mio letto io
e tu non ci sei più.
(Grazie a Mandarina per questo testo)
ho i capelli aridi come le mie molecole
ho trovato un cuore per dividere l'affitto
una prigione di parentesi rotonde da riempire
e poesie d'amore dentro al freezer da scongelare
piovono le nuvole di cotone idrofilo
volano pigiami dai palazzi a bordo di divani
Cartoline da Amsterdam
foglie in mezzo a un libro di Proust
non ero io al Luna Park che cercavi tu
Oppure ero una delusione,
come quella volta che ti ho vista appesa
all'attaccapanni.
Ballo con una sedia io,
sì, ballo con l'abat-jour
E ballo con una sedia perché
non ho altro con cui ballare
l'eroe della mia commedia non ha più
gatti da salvare
scivola una lacrima su una stufa elettrica
ho trovato un modo per dipingermi la faccia un'altra volta
col carbone,
così la notte mi può mangiare
volare sopra un aquilone sarebbe un modo per ricominciare
faccio un po' il ventriloquo dietro goffe bambole
ho provato ad essere felice senza accorgermene
Cartoline da Amsterdam:
"qui va tutto bene, forse resto anche Dicembre"
foglie in mezzo a un libro di Proust
Non ero io al Luna Park che cercavi tu
oppure ero una delusione, come quella volta
che ti ho vista in piedi davanti al letto
e salto sul mio letto io
e tu non ci sei più.
(Grazie a Mandarina per questo testo)
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