Letra de È Morto Pulcinella
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Signore belle, voi mi domandate
Qual nuova oggi vi porto?
Un'ingrata novella fra le ingrate
Vi reco! Zitte! Pulcinella è morto!
La sapienza del sorriso
Se ne andò da questo mondo
Con quell'uom dal negro viso,
Dal parlar sempre giocondo.
Giunto al termine fatale Agli astanti ei mormorò:
"S'avvicina un funerale,
Al qual io non mancherò!"
Oh! Che ingrata novella oggi vi porto,
Signore! Zitte! Pulcinella è morto!
Oh! Che ingrata novella oggi vi porto,
Signore! Zitte! Pulcinella è morto!
Egli, il re dell'allegria,
Soffrì sempre un brutto male, Un'orrenda malattia
Che si chiama l'ideale!
Rise, rise... ma nel petto spesso il
pianto soffocò!
Quante volte ei diè diletto
E di dentro, spasimò!
Oh! Che ingrata novella oggi vi porto,
Signore! Zitte! Pulcinella è morto!
Oh! Che ingrata novella oggi vi porto,
Signore! Zitte! Pulcinella è morto!
Egli s'era innamorato,
Ma sapea che il mondo intero
Schermo sol gli avria serbato
S'ei dicea quel suo mistero...
Ed ei finse, e rise ancora...
Rise, rise e non guarì!...
Invocò la morte allora...
E la morte lo rapì!...
Oh! Che ingrata novella oggi vi porto,
Signore! Zitte! Pulcinella è morto!
Oh! Che ingrata novella oggi vi porto,
Signore! Zitte! Pulcinella è morto!
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