Letra de Alberto
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Sono nato nel sole di un paese grande che libero forse non e' stato mai.
Un paese grande, di gente felice, di grandi foreste e di grandi città,
il Brasile che a marzo ha il ritmo di strada, della scuola di samba che non si ferma mai,
quando ero bambino giocavo per strada con San Paolo e i giardini della mia città.
E la strada ha i suoi giochi, l'eco delle canzoni, il sole caldo d'estate e le onde del mare
E la spiaggia ha i suoi giochi, l'eco delle conchiglie, il sole caldo d'estate e le onde del mare.
Poi la scuola, i pensieri e i bambini neri, gli amici, le feste e il guaranà-guaranà.
Il mattino sereno per giocare a pallone, a piedi nudi per strada la mia lezione,
e in ogni canzone quel tempo che passa, Brasile campione non si ferma mai,
quando ero bambino giocavo per strada con San Paolo e i giardini della mai città.
E la strada ha i suoi giochi, l'eco delle canzoni, il sole caldo d'estate e le onde del mare
E la spiaggia ha i suoi giochi, l'eco delle conchiglie, il sole caldo d'estate e le onde del mare
Poi un giorno di marzo, mio padre decide, mia madre che ride e piange di gioia
si torna in Italia, che io non conoscevo, che allora non volevo, cosa importava a me
in cambio dei giochi, del mercato di frutta, dell'aria di strada, della felicità
e dei mille compagni, del campo di calcio che c'era per strada, che non scorderò più,
e dei mille compagni, del campo di calcio, dell'aria di strada che non scorderò più.
E la strada ha i suoi giochi, l'eco delle canzoni, il sole caldo d'estate e le onde del mare.
E la spiaggia ha i suoi giochi, l'eco delle conchiglie, il sole caldo d'estate e le onde del mare.
Un paese grande, di gente felice, di grandi foreste e di grandi città,
il Brasile che a marzo ha il ritmo di strada, della scuola di samba che non si ferma mai,
quando ero bambino giocavo per strada con San Paolo e i giardini della mia città.
E la strada ha i suoi giochi, l'eco delle canzoni, il sole caldo d'estate e le onde del mare
E la spiaggia ha i suoi giochi, l'eco delle conchiglie, il sole caldo d'estate e le onde del mare.
Poi la scuola, i pensieri e i bambini neri, gli amici, le feste e il guaranà-guaranà.
Il mattino sereno per giocare a pallone, a piedi nudi per strada la mia lezione,
e in ogni canzone quel tempo che passa, Brasile campione non si ferma mai,
quando ero bambino giocavo per strada con San Paolo e i giardini della mai città.
E la strada ha i suoi giochi, l'eco delle canzoni, il sole caldo d'estate e le onde del mare
E la spiaggia ha i suoi giochi, l'eco delle conchiglie, il sole caldo d'estate e le onde del mare
Poi un giorno di marzo, mio padre decide, mia madre che ride e piange di gioia
si torna in Italia, che io non conoscevo, che allora non volevo, cosa importava a me
in cambio dei giochi, del mercato di frutta, dell'aria di strada, della felicità
e dei mille compagni, del campo di calcio che c'era per strada, che non scorderò più,
e dei mille compagni, del campo di calcio, dell'aria di strada che non scorderò più.
E la strada ha i suoi giochi, l'eco delle canzoni, il sole caldo d'estate e le onde del mare.
E la spiaggia ha i suoi giochi, l'eco delle conchiglie, il sole caldo d'estate e le onde del mare.
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